Giro d’Italia 2024, per la Tudor “l’obiettivo è vincere una tappa. L’importante sarà arrivare a Roma sapendo di aver dato tutto”
La Tudor Pro Cycling ha le idee chiare per il Giro d’Italia 2024. La Corsa Rosa in programma dal 4 al 26 maggio sarà il primo Grande Giro nella breve storia della formazione elvetica, che in quanto squadra Professional ha dovuto ricevere l’invito dagli organizzatori per poter essere al via della gara. Dopo una prima parte di stagione dove non sono mancate le vittorie e i buoni piazzamenti, il team punta ora a mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, e l’obiettivo principale nel corso delle prossime tre settimane sarà cercare di ottenere almeno un successo di tappa ed essere protagonisti in ogni giornata.
“Siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo portare la nostra filosofia in gara – le parole del DS Matteo Tosatto – L’obiettivo è vincere una tappa, poi se sono due o tre è anche meglio. L’importante sarà arrivare a Roma sapendo di aver dato tutto. Non dobbiamo subire la corsa, dobbiamo imporre le nostre idee e non aver paura di nessuno. Il capitano? Dainese è il velocista designato, Mayrhofer e Trentin lavoreranno per lui. Poi, loro due potranno esserci nelle tappe con un percorso misto. Ma Dainese è il nostro riferimento”.
In una squadra abbastanza giovane, l’uomo di esperienza sarà Matteo Trentin: “Sto bene, in Piemonte una tappa l’ho già vinta e quindi vediamo, non si sa mai. L’ambizione è vincere una tappa e tornare a casa con la consapevolezza di aver provato sempre a vincere quel che potevamo. La squadra finora ha raccolto vittorie importanti, frutto di programmazione e lavoro. Ci stiamo concentrando sulle volate e io penso di avere un po’ di esperienza da portare in questo senso. In questa squadra ho trovato grande attenzioni ai dettagli che ti portano poi a raggiungere risultati“. Il 34enne ha poi speso due parole sul favorito principale della corsa, Tadej Pogacar: “I suoi grandi rivali non ci sono, ma occhio al meteo, che qui al Giro ha sempre un grande peso. Lui è super favorito, ma non gli cucirei la Maglia Rosa addosso già adesso“.
A puntare a un successo di tappa sarà anche Michael Storer, che nel 2021 fu in grado di andare a segno due volte alla Vuelta a España: “La classifica generale? No, punto a una tappa e poi vediamo come si mettono le cose. La classifica per ora non mi interessa granché, magari più avanti in carriera ma non ora. Mi piacerebbe vincere la tappa con il Mortirolo. Arrivo con una condizione migliore rispetto alla mia precedente partecipazione”. L’australiano proverà probabilmente a muoversi da lontano per vincere una tappa: “Provarci partendo dal gruppo degli uomini di classifica ha un problema, che è Pogacar… Ma il Giro è famoso per la sua imprevedibilità”.
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